Afrodite e la rosa

Afrodite e la rosa


Adone era un giovane dalla bellezza ammaliante, il suo fascino era così forte che neanche Afrodite, dea dell’Amore, riuscì a sottrarsi. Afrodite dovette contendersi il giovane con Persefone (sposa di Ade e quindi Dea minore degli inferi). Afrodite fece di tutto per entrare nella vita di Adone fino a trascurare i rituali del suo tempio e le sue vecchie passioni amorose.
Afrodite, a sua volta, era contesa da Apollo ed era amante di Ares, Dio della Guerra. Apollo e Ares, gelosi dell’ardore che Afrodite nutriva per Adone, furono artefici di un maleficio. Adone, durante una delle sue battute di caccia, morì ucciso da un cinghiale. Afrodite, correndo follemente verso il suo corpo, si ferì in un rovo di spine e dal suo sangue si originarono delle splendide rose rosse.
Dal corpo di Adone si originarono degli splendidi Anemoni.
Zeus, commosso per il dolore di Afrodite, decise di regalare una nuova vita ad Adone anche se a determinate condizioni. Zeus concesse ad Adone di vivere quattro mesi nel regno di Ade (dove c’era Persefone), quattro mesi nel regno dei vivi (con Afrodite) e quattro mesi in un regno a sua scelta.
Per questo, la rosa rossa è simbolo dell’amore più tenace, dell’amore capace di superare ogni difficoltà, ogni battaglia.




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